Il Principato di Augusto
Il Principato di Augusto
Con la marcia di Ottaviano su Roma vengono gettate le basi per il secondo triumvirato, questa volta stipulato tra Pompeo Ottaviano e Lepido. L’accordo però ha breve durata: di lì a poco tra Pompeo e Ottaviano scoppierà una guerra civile che vedrà trionfare quest’ultimo. Con la sconfitta di Pompeo Ottaviano inizia ufficialmente la sua scalata al potere: nel giro di poco tempo accentrerà nelle sue mani tutti i poteri e le cariche politiche, dando inizio al principato, caratterizzato dalla pax n
romana, nonostante il persistere di alcuni conflitti.
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Subito dopo la morte di Cesare, prevale la figura di Marco Antonio, il quale si rifiuta di riconoscerne l’erede Gaio Ottaviano.
Questi, tuttavia, ferma Marco Antonio a Modena e quando il Senato rifiuta la sua candidatura a console, marcia su Roma.
Successivamente, Ottaviano e Marco Antonio giungono a un accordo assieme a Marco Emilio Lepido, che sancisce l’inizio del secondo triumvirato.
Nel 37 a.C., Marco Antonio ripudia la moglie e sposa Cleopatra. Ottaviano organizza una propaganda contro di lui e lo sconfigge ad Azio, nel 31 a.C. Dopo la vittoria, Ottaviano trasforma la repubblica in un principato e poi in un impero, senza che i suoi contemporanei se ne avvedano.
Inizialmente, affianca alla carica di console quella di censore e di princeps senatus e riforma il Senato fino a fargli perdere il suo potere. Poi rinuncia formalmente a tutte le cariche, facendosi nominare Augustus e si assicura il controllo delle assemblee della plebe tramite il diritto di veto.
Negli anni successivi assume il controllo di altre cariche pubbliche, che culminano in quelle di pontefice massimo e padre della patria. Ottaviano presta particolare attenzione all’amministrazione delle province, che divide in senatorie e imperiali; concede ai veterani terre nelle colonie, accelerando la diffusione dei costumi romani, rafforza l’apparato burocratico e il sistema di prelievo fiscale; riordina il sistema militate e quello monetario e si guadagna la gratitudine della plebe. Il suo richiamo ai valori della tradizione si riflette in leggi che tutelano il matrimonio e la procreazione. Inoltre, il princeps da’ avvio a imponenti lavori pubblici e, tramite l’amico Mecenate, garantisce aiuti economici ad artisti e intellettuali.
Per questo insieme di ragioni, la sua epoca è detta età aurea e lui stesso si fregia di essere il garante della pax romana, nonostante il persistere di alcuni conflitti.
Alla sua morte, il titolo di princeps, ormai completamente radicato nell’opinione pubblica, passa all’erede designato Tiberio.
Marco Antonio, dopo la morte di Cesare:
condanna a morte i cesaricidi
esilia i cesaricidi
promuove l’amnistia per cesaricidi
è protagonista di una caccia spietata ai cesaricidi
Con il secondo triumvirato, Ottaviano aveva il controllo:
della Gallia Cisalpina e Transalpina
della Gallia Narbonese e della Spagna
della Sicilia, della Sardegna, dell’Africa e della Corsica
dell’Asia Minore e dell’Africa
Le province imperiali:
versavano le tasse all’erario
erano province pacifiche
versavano le tasse al fisco
erano controllate dai funzionari amministrativi
La celere diffusione dei costumi romani fu dovuta:
alla costruzione da parte di Augusto di palazzi nelle colonie
al riordino del sistema militare e monetario
al forte richiamo dei valori della tradizione
alla concessione da parte di Augusto di terre ai veterani nelle colonie